venerdì 1 giugno 2007

N-Io e Napoleone,

I nuovi film italiani sono deprimenti. Le pellicole che ho visto negli ultimi tre anni sembrano tutte uguali. Non fanno che parlare di: ragazzo che cresce, ragazza che cresce, coppia in crisi, genitori, vacanze per minorati mentali. Che cosa è successo? Ho amato così tanto il cinema italiano degli anni '60 e '70 e alcuni film degli anni '80, e ora sento che è tutto finito. Una vera tragedia
Quentin Tarantino. Qualche giorno fa.

Probabilmente non si sarebbe divertito neanche con questo “N” di Paolo Virzi, in un’ora e mezza, manco un inseguimento sugli asini o un colpo di sciabola. Ma a me è piaciuto molto.

C’è quella straordinaria capacità della commedia all’italiana di fare Commedia con materiale drammatico. Le forti tensioni sociali, gli amori irrealizzabili, i propositi di uccidere e di uccidersi non sono proposti in astratto o messi sullo sfondo di altri avvenimenti, ma sono lì, dentro la storia narrata ed espressi sullo schermo. E però il tutto è impacchettato da commedia, da storia (con la s minuscola) di persone credibili e reali, che s’incazzano e si scontrano e si sfogano. E funziona. E spesso fa ridere.

La trama è presto detta: L’Imperatore in vacanza forzata sull’isola D’Elba ottiene come scrivano personale, il giovane intellettuale Martino, dedito alle belle arti e anarchico come tutti i ventenni. Il giovine lo odia al contrario degli altri isolani, ma accetta il compito di trascriverne i pensieri, pur di assaporare il piacere di vendicare tutti i morti ammazzati per volere del tiranno. Ce la farà? Certo che no.

Tra gli attori: Auteuil interpreta l’imperatore sconfitto, ed è quasi scontato dire che lo fa magistralmente. Basta mettergli un cappello, ed è la copia sputata. Per di più, parla quel mezzo italiano con forte accento francofono che lo rende credibilissimo.
Mai visto ma la Bellocci recitare così bene. Sarà che per il ruolo di baronessa di Città di Castello, snob ma un po’ cafona, parla il suo dialetto, quindi la voce non scazza come solito.
E l’anarchico Martino è interpretato da Emilio Germano, pure in Mio fratello è figlio unico, che non ho visto, ma le mie amichette sedicenni dicono che lì abbia surclassato il nuovo idolo Scamarcio.

davedere davedere davedere

Nessun commento: