giovedì 2 agosto 2007

Giochi e politica

Al recente E3 che si è svolta a Los Angeles è stato presentato il trailer di Resident Evil 5, nuovo episodio della popolare saga di survival horror prodotto da Capcom, al momento annunciato per PlayStation 3 e X360.
Potete dare un'occhiata al trailer qui sotto.



Graficamente il gioco sembra davvero maestoso, e la sensazione di "caldo" è comunicata in maniera molto credibile. Però non è delle qualità del gioco che mi preme parlare, ma di qualcosa di più serio.
Il trailer ha sollevato polemiche e discussioni per i contenuti mostrati, in particolare per l'ambientazione africana e la conseguente presenza di "nemici" neri (negri, di colore). Inoltre, il protagonista, il "buono", è bianco. Ci sono diversi post e articoli in rete al riguardo, e sollevano tutti punti più o meno validi. Eccovene un paio: The Village Voice e Black Looks.
Sinceramente queste lamentele mi lasciano un po' perplesso, però è anche vero che la storia recente dell'Africa ha avuto episodi di violenza fin troppo simili a quella che si vede nel filmato di RE5.
A questo punto viene da chiedersi fin dove ci si può spingere quando si crea un prodotto di intrattenimento, quanto si può attingere dalla realtà prima di toccare argomenti non adatti a un videogioco (film o libro, anche).

1 commento:

baskjev ha detto...

bah. resident evil 4 era ambientato in una improbabile spagna rurale.
con una rappresentazione dei suoi abitanti assolutamente "degradante".
ma belin..eran zombi..il fatto che fossero spagnoli poco importava.
e infatti nessuno ha fatto una piega.

qui bene o male è la stessa cosa, boh..sono in africa sta volta (non pi in america o in europa) e in africa ci sono i neri.
bona.
il protagonista è sempre stato filo ariano anche quando sparava a zombi filoariani.
nn ci vedo nulla di che.

cioé..vai in un negozio di videogames..vedi le centinaia di migliaia di vittime sacrificali della violenza del personaggio di turno..e statisticamente una piccola percentuale queste son di colore...ora capisco il perché.

io credo che siano più deprecabile queste "censure" dettate dal politicamente corretto che la rappresentazione di un nero, di un gay o di un (booh) mussulmano come "cattivo":
in un film o i un videogames.

d'altronde nn si possono fare sempre videogames "spara al nazista"

boh
fosse stato un viggì i cui te sei uno del kkk e devi impiccare neri e preparare un po' di croci infuocate, capivo.
ma questo davvero
boh.