giovedì 10 maggio 2007

hot fuzz



Per tutti quelli che, come me, se pensano a qualcosa Hot al cinema non gil appaiono davanti agli occhi tette e culi ma bensì i migliori momenti di hot shot! (1e2), bhè, è il momento di dare un'ammodernata al vostro orizzonte.
ma facciamo un passo indietro.
tutto è nato con Spaced (1999-2001).i tre sceneggiatori simon pegg (anche attore dei film), edgar wright e jessica stevenson hanno messo in piedi una serie tv parodica del genere fantascienza.
anni dopo ccc scrivono insieme la sceneggiatura di Shaun of the dead che è probabilmente il migliore film commedia inglese del decennio (ma anche di più), sarei anche tentato di parlarne ora, ma non mi sembra il caso.
invece affrontiamo hot fuzz, che ripropone gli stessi attori protagonisti di Shaun e nel quale wright dopo la fantascienza e l'horror, affronta l'action movie.
la trama ripercorre una fin troppo collaudata struttura narrativa: il cittadino che per un motivo o per l'altro si ritrova imprigionato in un paesino rurale (da doc hollywood a cars).
infatti Angel (Simon Pegg) è un poliziotto cazzuttissimo e severissimo con se stesso che presta servizio a londra, un professionista vero e pronto a tutto, Un giorno i suoi superiori lo trasferiscono in un paese sperduto nella campagna inglese perché la sua presenza ed efficacia a londra fa sfigurare tutti i poliziotti.
lui parte di malavoglia e fa fatica ad ambientarsi in un mondo in cui tutti chiudono un occhio davanti a crimini minori e la più grossa effrazione della legge sembra essere il furto di patatine in un supermercato e il suo impegno più gravoso consiste nel recuperare un cigno fuggito al suo padrone.


fin qui la struttura classica procede paro paro, ma con un montaggio serrato e quanto mai opportuno.
poi tutto cambia.
ovviamente qualcosa di losco accade nella cittadina il nostro eroe lo scopre e può sfogarsi in sparatorie, inseguimenti mozzafiato, scazzottate, fino a un combattimento godzilla style (giuro che è vero).

come in shaun of the dead, hot fuzz esterna la voglia di cazzeggio che è in tutti noi o, per megio dire, il giocatore di sparatutto che è in noi. ci propone situazioni e azioni che sono solo puramente divertenti, godibili, in un contesto in cui un calcio in faccia ad una vecchietta è cosa buona e giusta (così come sparare a un prete, ma questa è un'altra scena).
rispetto a shaun of the dead, però, la storia è decisamente più piatta e anche quando vuole prendere binari alternativi finisce con il ripetere qualcosa di già visto, non allontanandosi poi molto dalle strutture "classiche" hollywoodiane.
cosa lo salva e lo fa diventare un film piacevolissimo da guardare è il coraggio nello stile, l'ironia più sottile dei film parodistici americani e la volontà consapevole di mostrare un cinema d'azione al minimo comun denominatore (di nuovo, lo sparatutto) aggiornando nello stesso tempo un linguaggio cinematografico che esaspera il taglio tarantiniano e di rodriguez.

non dico altro non aggiungo altro.
non mi interessa il fatto che questo film evidenzi la chiusura della campagna inglese verso l'elemento alieno, privilengiando un solido mantenimento di uno status quo da cartolina ec..ecc..
ci sono inseguimenti, sparatorie un buon ritmo e una decina di battute memorabili. e questo mi basta.
non è shaun of the dead, d'accordo.
ma è un film fresco e godibile, di quelli che in italia non se ne fanno da decenni (più di 4 decenni, per l'esattezza)i

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