martedì 6 marzo 2007
the last king of scotland
trovo sempre difficile parlare di un film tratto da un libro tratto da una storia vera.
che ogni cosa accade nel film te dici ma nooo, ma perchééé ma vah, ma quà e c'è qualcuno che esce fuori e ti dice ma vabbè era così nel libro/è successo veramente così, vuoi storpiare la realtà? ecc..ecc..
io di the last king of scotland non ho letto il libro
e non ho nemmeno una grandissima idea della "storia vera" (scusate ma sono debole della storia ugandese degli anni '70)
però ho visto il film, che è un buon film, che forse pecca nel voler essere troppo cinema, nel voler trasformare troppo una storia vera e un libro in cinema, mettendo elementi narrativi così brutalmente cinematografici che....ma, mi direte, magari sono accaduti davvero in realtà, ed era una storia già brutalmente cinematografica. l'ho detto io che è difficile parlare di un film tratto da un libro tratto da una storia vera.
(per certi versi può sembrarvi "la canzone di carla", ma il rapporto tra scozia e africa come paesi postcoloniali, sarebbe da indagare bene)
ma raccontiamola stà storia
anni 70, scozia. nicholas garrigan si prende la sua bella laurea in medicina e decide che è tmepo di alzare le tende e girare un po' il mondo. prende e va in uganda.
Si fa il suo bel viaggio nel continente nero fino a raggiungere un ospedale dove lavorerà con un altro dott. brittanico (già lì da anni) e la bella moglie di lui.
un bel giorno decide di andare a sentire un comizio del presidente ugandese Idi Amin..rimane in qualche modo affascinato dalle sue parole e quando lo incontra per curargli una distorione del polso, in emergenza i due si piacciono abbastanza, anche perché il presidente ha una certa predilizione (e feticismo) per la scozia e gli scozzesi..con i quali il suo popolo ha diviso la colonizz. britannica (ok, accelero la trama, se no si fa notte).
il nostro nicholas diventa il medico personale del presidente e un suo consigliere..e piano piano si accorge che il tipo mica ci sta tanto di melone e che il suo governo non è mica poi così illuminato come si aspettava.
come detto un buon film, Idi interpretato da whitaker vine fuori un bel personaggione che si salva sempre dallo sprofondare nella macchietta. il ritratto di quell'africa con i suoi paradossi e contraddizioni (volevo dire idiosincrasie ma in questo blog sarebbe vietato) riesce ad evitare un facile manicheismo, la fotografia e l'ambietazione 70s sono perfettamente rese ecc..ec..
insomma, bello godibile, una storia a tutto tondo (vera poi..) complessa e chiara al punto giusto ecc...ecc..
il problema?
unica pecca, come detto, è quella di voler fare troppo cinema.
la sceneggiatura sembra costruita appositamente su canoni "syd-fieldiani" (un tipo che scrive che tutte le sceneggiature debbano funzionare in un dato modo, con colpi di scena in determinati momenti ec..) e all'interno della storia vi sono elementi mooolto telefonati (tutti i rapporti di nicholas con le varie donne che incontra) così telefonati che sembrano costruiti apposta per reggere una struttura narrativa cinematografica (o anche prima letteraria) dato che al cinema costruire un film sul particolare rapporto psicologico tra i due protagonisti, è un azzardo...peccato, perché quando lo fa lo rende benissimo. vabbè d'altronde non è un film di bergman e, se è per questo, nemmeno vuole esserlo.
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4 commenti:
Concordo pressochè su tutto, ma il tasso di furbizia e prevedibilità della sceneggiatura per me è imperdonabile. Il film alza il capo e scuote lo spettatore solo
SPOILER SPOILER
a partire dal disvelamento del corpo martoriato della moglie fedifraga del dittatore, e con la successiva tortura dell'insopportabile pischello
FINE SPOILER
Il resto è inezia.
Per di più, a quanto mi risulta, tutta la vicenda del dottore è romanzo, nulla di vero.
ah...credevo (non so) che il romanzo fosse un che di autobiografico...ma non ho controllato...
romanzo peraltro da leggere..almeno, la storia in se, l'idea in se è buona..il racconto di un idealista della domenica che si avvicina ad una dittatura quasi (quasi) inconsapevolmente...il rapporto con il tipo inglese e via dicendo.
purtroppo, appunto, i trucchetti di scenegg. proprio son fuori luogo.
ricordo anche..la "macchietta" del consigliere occhialuto.
il rapporto di nicholas con OGNI donna nel film..che annusi a distanze chilometriche e non è mai "veramente motivato"
il bambino epilettico poi..non ne parliamo
ecc..
(comunicazione di servizio, ho la seconda serie di master of horror ma poco tempo...dimmi gli "imperdibili")
Con gli imperdibili faccio presto: di quelli che ho visto io (8 su 13) nessuno. Guardati Argento solo perchè è una delle cose più gore degli ultimi anni (anche se la sinossi la scrivi su un polpastrello), Landis perchè è garbato e ben recitato, Garris perchè la protagonista femminile è bella che non ci puoi credere e quasi sempre svestita (e perchè c'è Christopher Lloyd).
peccato..nella prima serie alcune chicche si trovavano...
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