venerdì 2 marzo 2007

Memorie di uno strazio

Visto Memorie di una geisha.
Eccoci qua con un altro mistero in 35mm.

Giapponesi degli anni 30 (interpretati per la maggior parte da cinesi) che parlano, si muovono e agiscono come in un action di Micheal Bay.
Personaggi di monodimensionalità disarmante, che oggi non trovi nemmeno nel più trascurabile serial TV. Forse nei salotti della De Filippi. Alla geisha incazzosa di Gong "ti spacco il c..o Bruce" Li (per citare Tha snatch) quasi non ci si crede: sembra il bullo di un college movie.
Un giappone da cartolina (di cattivo gusto), impalpabile e sintetico fino alle soglie di un cartoon 3D.

E una trama da mani nei capelli, che annaspa dietro ai peggio stereotipi del cinema d'epoca (la bambina separata dagli affetti e vessata dalle affidatarie, il benefattor cortese che resta nell'ombra, la rivale spregiudicata e maligna, la tutrice/maestra generosa e disincantata, ecc ecc).
Praticamente Candy Candy all'ombra del monte Fuji.

Da gettare al macero insieme all'insopportabile Rob Marshall, il classico utile idiota perfetto per le majors.

4 commenti:

Leda ha detto...

Guarda, forse salvando solo la fotografia, non originalissima e tuttavia decente, stavolta mi trovi perfettamente d'accordo con te.
Non una parola di più.
Fra amiche in lacrime quando lo vidi al cinema mi resi conto che mi stava proprio venendo un sonno boia e fu grave, perchè in genere, anche dopo nove ore, di fronte a uno schermo io non dormo mai!

McManus76 ha detto...

Leda: smack!

Unknown ha detto...

Non ti addormenti nemmeno con la Corazzata Potemkin? L'occhio della madre!!!

Leda ha detto...

Bhe si, fa parte delle eccezioni, ma in quel caso si tratta di differenze culturali-epocali che un po' giustificano il sonno!