Romance & Cigarettes è un film di approssimazioni smisurate. Numeri musicali approssimati, diegesi approssimata, dialoghi approssimativi.
Ma è tutto talmente onesto e vitale, che ci si perde senza remore in questa storia di corna, rappacificazioni e morti impreviste che naviga sulle note di trent'anni di rock anglofono.
Una bazzecola garbata e gratificante.
E a tratti si ride fino alle lacrime. Come quando, in apertura, Susan Sarandon recupera un bigliettino del marito (Gandolfini oscilla tra rabbia, malinconia e timidezza con sincerità commovente: fategli, vi prego, un monumento) per l'amante, e glielo recita:
If God's gifted grace / Put a light on your face / Could I ever forget / Your vagina is wet?
Cult inevitabile.
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1 commento:
vero,visto l'anno scorso come film a sorpresa a Rotterdam, godibilissimo pur avendo capito la metà dei dialoghi e delle canzoni (sottotitoli in dutch).
Comunque è proprio vero che tutto quello che toccano i fratelli coen sia degno di una o più visioni, non credo abbiano sbagliato un film sino a ora...
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