martedì 6 marzo 2007

Attori virtuali e non

Si parla spesso dell'incontro tra cinema e videogiochi, spesso a proposito e talvolta non (tranquillo Ste, non ce l'ho con te). L'incontro a volte è nella struttura narrativa, altre volte nella costruzione dell'immagine e delle inquadrature, altre ancora nel "semplice" tentativo di riprodurre un'esperienza più simile a quella dell'altro medium.

Nel caso di Heavenly Sword, gioco ancora in fase di sviluppo per PlayStation 3 da parte dello studio inglese Ninja Theory, questo incontro si verifica nell'uso di attori in carne e ossa, tra i quali spicca Andy Serkis, per riprodurre la recitazione delle loro controparti virtuali attraverso la tecnica del motion-capture.
Il video qui sotto mostra parte delle tecniche utilizzate al momento per realizzare quanto sopra, oltre a qualche breve filmato tratto dal gioco vero e proprio.
È interessante notare come due media all'apparenza così diversi per metodo di fruizione stiano facendo di tutto per avvicinarsi il più possibile l'uno a l'altro.

1 commento:

Leda ha detto...

Detto così, da profana, l'ottica che accomuna cinema e videogioco sotto varie forme, come dici tu, è fondamentalmente quella psicologica del coinvolgimento dello spettatore e la dimensione ideale non potrà che essere quella per la quale anche io auspicherei: uno spazio sognato e allo stesso tempo sempre più realistico, com'è appunto quello cinematografico, ma il più possibile interattivo.
Paura comunque, il gioco si presenta bene!!
P.s.: se ci fosse un giorno la possibilità di mettersi un caschetto o non so che e di entrare in altri mondi manipolabili in tutta sicurezza a partire dal prorio corpo, io credo che sarei la prima a buttarmici a capofitto.