mercoledì 7 febbraio 2007

Un uomo chiamato cavallo

Visto finalmente e con ingiustificabile ritardo Slevin - Patto Criminale. E' una commedia nera a la Guy Ritchie con una trama barocca ma funzionante, un cast wow, e dialoghi che sembrano cioccolatini.
Josh Hartnett, strano a dirsi, non è una delle tante capre della sua generazione (vedetevi anche, per dire, Appuntamento a Wicker Park).
Applausi per Sir Ben Kingsley, che qualsiasi cosa faccia è sempre un piacere.
Bruce Willis è inqualificabile e sublime come ogni volta.

Cuore e cervello impegnati per minuti 100: gran godimento.

Ora devo trovare il tempo di adocchiare Revolver.

Ah, il titolo del post lo capisce solo chi ha visto il film...

1 commento:

Leda ha detto...

Anche Slevin mi ha piacevolemnte sorpresa e mi è piaciuto assai!! Scorre via come un bicchierone d'acqua quando hai davvero sete, stupisce con un intreccio non del tutto prevedibile, è bello dal punto di vista estetico, fotografia ben fatta e come giustamente sottolinei tu il protagonista qui è una rivelazione: oltre ad essere indubbiamente figo qui funziona, ti lascia di stucco come il vedere passare lo scintillio della doppia personalità negli occhi di una persona. Però non so se è un bravo attore, la sua aria impassibile calzava a pennello col personaggio malato di questa stessa inespressività, che gli salva la pelle dall'inizio alla fine...mi occorre vederlo in azione in un contesto diverso!!