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O viandante, annuncia agli Spartani che qui noi giacciam per aver obbedito alle loro parole
(Simonide)
Ok, applicare categorie etiche e metri d'analisi sociale a popoli vissuti 2500 anni fa è esercizio futile e un po' idiota. Tanto più lo è farlo a partire da una graphic novel visionaria e parossistica come quella di Frank Miller.
Quindi, ok di nuovo, gli spartani massacravano i neonati gracili, crescevano i loro figli a frustate e inquadravano la propria identità sulla base di ideali come la gloria e l'onore che oggi suonano quanto meno ambigui: ma ugualmente di questo possiamo prendere atto e tacere.
In fondo gli Spartani, alle Termopili, difendevano il loro territorio e la loro cultura da un tiranno invasore.
E tuttavia.
Il film di Zack Snyder, in modo non dissimile a quanto accadde con Sin City ma certo più smaccato, agisce sul nostro di contesto sociale e politico, non potrebbe essere altrimenti, e lo fa con una sfacciata (ed è questo l'aspetto più allarmante, il fatto che l'abito del fumetto consenta una tale sfacciataggine) carica reazionaria. E gli esiti emotivi che ne derivano, non nascondiamoci dietro uno spillo di placido snobismo, non sono affatto irrilevanti.
Tanto per dire, durante la proiezione cui ho assistito ieri sera, un indigeno genovese e un forestiero africano, nelle ultime file, sono venuti alle mani, in piena proiezione e in mezzo alla sala.
Difendere le proprie tradizioni fino alla morte dall'avanzata del Diverso, dello Straniero. Erigere, ciascuno per sè e dentro di sè, un monumento interiore alla propria forza d'urto. Rifiutare con spregio il dialogo di fronte alla minaccia.
Tanto per dire ancora, sempre durante la proiezione, certa gente in sala ululava fiera al modo dei soldati spartani. E non fatico a immaginare squadre di ultrà che si affrontano, spranghe e bandiere in mano, al grido di furore degli uomini di Leonida.
Detto tutto questo, 300 è un film visivamente sontuoso che si beve in un lampo e con sommo godimento. Ma solletica, e lo fa benissimo, tutti gli istinti meno consigliabili.
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